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WADA & il Passaporto Biologico

31 Dic 2009

Recentemente la WADA ha comunicato le linee guida per l' applicazione del passaporto biologico (Athlete Biological Passport Operating Guidelines, nov 2009). 

Nel documento si specifica che il passaporto biologico dell' atleta NON sarà applicato con meccanismo di "no start" o "controllo della salute", bensì nei termini di una violazione DOPING, cioè sanzionabile con 2 anni di squalifica. 

Saranno valutati i parametri Hb e OFF-score e il protocollo considera sanzionabile un risultato con il 99.9% di probabilità di essere "anormale". 

Ad esempio un atleta che ha mostrato nel tempo questi 8 valori di Hb: 

14.5 - 14.7 - 14.4 - 14.1 - 14.3 - 14.5 -14.9 - 14.6 (valore medio 14.5), sarà sanzionabile per valori di Hb superiori a 15.2. 

Se mostra un 9° valore di Hb=15.3 il suo caso viene sottoposto all' attenzione di tre Esperti, che lo ascolteranno e valuteranno se sanzionarlo... 

Ma supponiamo che all' atleta fosse misurato successivamente un 10° valore di Hb=15.1: anche senza considerare nel calcolo il 9° valore di Hb, 
il limite sanzionabile salirebbe a 15.5, facendo rientrare nella "norma" il valore di 15.3 del 9° prelievo... 
Simili "rientri" nella norma sono sempre possibili, continuando a monitorare un atleta nel tempo, mentre una sanzione è definitiva e ad essa è assai difficile porre rimedio... 

Dunque un criterio sanzionatorio basato su probabilità statistica potrebbe mostrarsi poco affidabile e assai debole in sede giuridica. 

Il passaporto biologico si è rivelato un' ottima arma per suggerire e guidare controlli antidoping a sorpresa veramente mirati ed efficaci, e in questi limiti a mio avviso dovrebbe operare.

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