Vuelta 2006 - Parte II
15 Set 2006
Comunque vada a finire è stata una Vuelta a Espana imprevedibile, appassionante ed elettrizzante.
Vinokourov con la doppia vittoria nella 8° e 9° tappa rientra di prepotenza tra i possibili vincitori a Madrid.
Valverde conquista sull' alto de la Cobertoria la sua prima maglia oro, la consolida con una straordinaria prova a cronometro a Cuenca, mostrando un' ottima posizione aerodinamica , pedalando su cadenze ottimali ( 95-98RPM), mentre Vino si ostina su cadenze troppo basse (80-86RPM).
Valverde appare sempre più padrone della Vuelta, specie dopo l' arrivo in salita del Calar Alto, dove risponde ai ripetuti e rabbiosi scatti di Vinokourov con apparente disinvoltura, mentre Kashechkin in crisi di fame cede oltre 1'.
La corsa sembra decisa, con Vino e Sastre a 1'42" e Kash a 2'05".
Ma il giorno seguente qualcosa si inceppa nello splendido motore di Valverde.
La tappa di Granada propone due lunghe salite di 1° categoria, una subito in partenza e l' altra, Alto
de Monachil, nel finale. In mezzo 70 km molto vallonati; fa piuttosto caldo e soffia un vento teso.
Kash accende la miccia della bagarre già sulla prima salita e la corsa si fa dura fin da subito, costringendo la Caisse d' Epargne ad un duro lavoro.
Il ritmo rimane elevato per tutta la tappa e Valverde appare in leggera difficoltà : si alza spesso di sella, pedala su cadenze più basse del solito, il viso appare tirato e in TV mi sembra di scorgere segni di disidratazione.
Kash e Vino preparano la trappola e un istintivo e orgoglioso Valverde, rimasto senza compagni di squadra, paga un conto molto salato sul traguardo di Granada.
Cede la maglia oro, ma è ancora lì a soli 9" da Vino.
1714 m/h la VAM sugli 8 km dell' Alto de Monachil, per il duo Kazaco, con Alejandro scollinato a soli 10".
La tappa di Sierra de la Pandera conferma la superiorità del duo dell' Astana, che con un perfetto gioco di squadra guadagnano altri 32" su un Valverde indomito, ma troppo solo nella lotta contro due corridori in coppia e un forte vento laterale.
22'20" il tempo di scalata (VAM = 1775 m/h), circa 1' più lento del tempo di Roberto Heras nel 2002.