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L' UCI & il Compiacimento dell' Agguato

23 Mar 2011

Alcuni giorni fa Enrico Carpani, Press Officer dell’ UCI, a seguito dell’ annuncio di Adverse Analitical Finding all’ HGH di Patrik Sinkewitz, dichiarava con evidente compiacimento che l’ UCI “non aveva ufficializzato la validazione scientifica del test al fine di sfruttare l’ elemento SORPRESA”. 

Come accaduto altre volte (vedi caso CERA al TdF 2008), invece di cercare di PREVENIRE INFORMANDO, ha preferito COLPIRE con clamore il solito malcapitato “cattivo” di turno alla vigilia della Milano – Sanremo, dimostrando ancora una volta che lo show nella lotta al doping è più importante dell’ immagine del ciclismo. 

Questa filosofia dell’ AGGUATO è preferita come deterrente da parte dell’ UCI rispetto alla prevenzione-dissuasione. 
Non entro nel merito del caso specifico, ma non posso fare a meno di ricordare che non esiste alcuno studio scientifico che dimostri un effetto positivo sulla performance da parte dell’ HGH. 
Già nel 2008 uno studio condotto in doppio cieco da J. Hansen del Garvan Institute di Sydney aveva dimostrato che l’ HGH mostrava gli stessi risultati del placebo su un gruppo di 64 atleti trattato per 8 settimane. 

L’ UCI, invece di sottolineare per tempo la mancanza di efficacia nel miglioramento delle performance, la pericolosità per la salute, l' approvazione di un test specifico per questo costoso farmaco, ha preferito la vanagloria dell’ annuncio del primo caso di positività all’ HGH nel ciclismo.

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