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Giro delle Fiandre 2004

05 Apr 2004

Simili ai denti di un pettine i 18 "muri" disegnano il profilo della 88° 
edizione del Giro delle Fiandre.

Il tutto reso ancora più duro da 6 settori di pavè in pianura e da un vento teso, che ha soffiato per tutto il giorno, spesso di traverso alla direzione di marcia dei corridori.

15 km complessivi di salite ripide, la metà delle quali in pavè, da scalare 
ad intensità di "SuperSoglia": ho cronometrato VAM sempre comprese tra 1800 e 2000 m/ora, che corrispondono a potenze espresse tra 6 e 7 watt/kg di peso.

Queste intensità divorano rapidamente il glicogeno muscolare, e dunque diventa fondamentale risparmiare energie e alimentarsi correttamente durante la corsa, evitando sforzi inutili e prematuri.

I grandi favoriti hanno deluso le attese della vigilia: Van Petegem e 
Musseuw non in grande giornata, "grillo" Bettini saltellante ed 
appariscente, ma poco efficace, Hincapie molto generoso, ma troppo solo nelle sue azioni, Vandenbroucke sfortunato nel momento cruciale (foratura), Bartoli mai nel cuore della corsa.

Controprestazione dello squadrone Quick-Step in un Fiandre dominato 
tatticamente da Lotto-Domo e T-Mobile. 

La squadra tedesca oltre al vincitore Wesemann (finalmente fa sua una Classica questo eccellente passista-fondista!) ha messo in evidenza un efficacissimo Sergej Ivanov ed ha piazzato altri due corridori nei primi dieci dell' ordine di arrivo.

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