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TdF 2012 - Parte I

10 Lug 2012

Dopo le solite tappe pianeggianti, come sempre farcite di troppe cadute e ossa sbriciolate, la breve salita di La Planche des Belles Filles (500m di dislivello al 8.5%) propone già una certa selezione, con i migliori Froome, Evans, Wiggins e Nibali salire a 1844 m/h, pari a 6.47 w/kg.
Ottima prestazione, subito celebrata da qualche giornalista come la migliore di sempre al TdF, ma senz’ altro favorita dalla brevità dello sforzo (16 minuti) al termine di una tappa non difficile, dalla altitudine moderata e dalla andatura forte ma regolare impressa dal team Sky con una sola significativa accelerazione imposta dall’ eccellente Froome.

Gli uomini Sky pedalano in salita con altissime cadenze di pedalata (spesso oltre 100 RPM), che paiono persino eccessive in relazione alle potenze erogate, attorno ai 420-440w: o questi atleti pedalano al di sotto del loro limite oppure le moltipliche asimmetriche da loro utilizzate richiedono cadenze particolarmente elevate per rendere al meglio.

La vallonata crono di Besancon conferma la superiorità di Wiggins che esprime il 6.7% di potenza in più di Evans (non in grande giornata) e l’ 8.3% in più di Nibali, che migliora leggermente rispetto alla crono del Giro del Delfinato.
Curiosamente Wiggo utilizza cadenze di pedalata più alte (110 RPM) nei tratti in salita rispetto ai tratti in pianura (100 RPM) dove ha spinto rapporti più impegnativi del solito: pedivelle più lunghe?

Le eccellenti prestazioni di Wiggo, Froome, Rogers, Porte e di tutta la Sky in generale hanno subitamente sollevato i soliti rancidi sospetti di qualche osservatore, cui lo stesso Wiggins ha risposto in maniera adeguatamente colorita.
Certamente la superiorità fin qui manifestata è netta: se gli avversari vorranno tentare di vincere il TdF non dovranno aspettare gli ultimi minuti dell’ ultima salita, ma cercare una soluzione da più lontano, in modo da spostare la sfida dalla potenza alla resistenza. 

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