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Primavera 2014

30 Apr 2014

Stagione di Classiche senza un Dominatore, quasi sempre concluse allo sprint, caratterizzate spesso da eccesso di controllo e tatticismo.

VALVERDE : dotato di classe cristallina, ma sempre troppo attendista, è l’ unico corridore da corse a tappe che ha fatto bene le classiche ardennesi.
Sua la Freccia Vallone, con il nuovo record sul muro di Huy: 2’37” sui 112m di dislivello dell’ ultimo km (VAM = 2568 m/h – 8.56w/kg – 513w).
Quarto all’ Amstel (non in grande giornata), secondo alla Liegi: era il più forte in salita ma non ne ha approfittato, invischiato in un controllo spietato con Gilbert che ha finito col favorire il bravo e più veloce Gerrans.

CONTADOR : non ha partecipato alle classiche, ma ha vinto nettamente Tirreno-Adriatico e Paesi Baschi, dominando in salita e con ritrovate prestazioni a cronometro (secondo al solo Tony Martin). Sembra sia tornato vicino alle prestazioni dei suoi anni migliori.

CANCELLARA : assieme a VANMARCKE è stato il più forte sul pavè, ma non è stato in grado di fare la differenza come altre volte in passato.

GERRANS : corridore solido e veloce, ottimo fondista, tiene anche in salita (lo ricordo vincitore sul San Luca al Giro 2009), dopo la Sanremo di due anni fa, vince con merito la Liegi, cogliendo al volo l’ occasione gentilmente regalata dalla sorte (Daniel MARTIN) e dal tatticismo esasperato dei favoriti.

GILBERT : bello il suo scatto vincente sul Cauberg, ma sulle salite appena più lunghe mostra i suoi limiti attuali. Meglio comunque della stagione scorsa, mostrando segni di risveglio, come altri corridori della BMC (EVANS in testa).

NIBALI : credo che tutti, lui per primo, si aspettassero un rendimento migliore in questo inizio di stagione e soprattutto alla Liegi, la classica più adatta alle sue caratteristiche di fondista e scalatore. Speriamo che sia a causa dei carichi di lavoro cui si è sottoposto per essere al meglio al TdF.

FROOME, PORTE e TEAM SKY : decisamente troppi e ricorrenti i problemi di salute per i suoi corridori di punta che l’ anno passato si scambiavano i posti sul podio nelle corse a tappe di inizio stagione. 
Froome, già troppo magro e performante in Oman, ha mostrato segni di cedimento all’ apparato locomotore e non solo, Porte intestardito a gareggiare sebbene convalescente e costretto ad una lunga pausa con conseguente rinuncia al Giro d’ Italia.
Poco brillante la partecipazione del Team Sky alle classiche: si salva solo Wiggins con un buon piazzamento alla Roubaix.

SLAGTER e KWIATKOWSKI : sono, a mio avviso, le grandi rivelazioni di questo inizio di stagione. Il primo vince due tappe alla Parigi-Nizza, ma è la sua facilità di azione in salita a impressionare.
Il polacco si conferma forte e piazzato in tutte le corse cui partecipa : ottimo a crono, deve migliorare sulle salite lunghe.

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