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Paris - Roubaix 2004

11 Apr 2004

51000 metri di pavè, con 5-6 pietre ogni metro, martellano le gambe dei corridori 250.000-300.000 volte.

A 40km/ora sono 10-12 colpi al secondo, una vibrazione continua che mette a dura prova tutto il corpo: collo, mani, braccia , schiena vengono stressati all' estremo, come anche la circolazione del sangue.

In particolare il ritorno venoso dalle gambe (ma anche dalle braccia) è 
rallentato dalle vibrazioni, che ostacolano il delicato lavoro delle 
valvole, indispensabili a contrastare gli effetti della forza di gravità.

I 4 minuti di orrendo pavè della foresta di Arenberg fanno selezione, ma il vento contrario alla marcia dei corridori e le condizioni meteo (non piove) favoriscono i rientri e le grandi squadre tengono
cucita la corsa dei migliori.
Lotto, Quick-Step e T-Mobile non lasciano troppo spazio agli attaccanti.

Ci provano, tra gli altri, Boonen, Hincapie e Flecha a 20 km dall' arrivo: 
per un attimo sembra l'azione risolutiva, ma dietro non lasciano spazio. Ancora troppi gregari lavorano per chiudere, trascinando a ruota uomini forti pronti a scattare.

Così in una successione di colpi di scena anche oggi si avvantaggiano (con merito) 4 "outsiders", che si giocano la corsa nel velodromo, allo sprint.

Vince nettamente l'uomo più forte e veloce, Magnus Backstedt, già secondo alla Gand-Wevelgem.

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