Classiche del Nord 2006
26 Apr 2006
Non potendo seguire la Roubaix in TV, telefono a mia moglie:
"Com'è la situazione della corsa?"
"C'è Boonen da solo!" la sintetica risposta.
"Ma quanto manca all' arrivo?"
"Sono appena usciti dalla Foresta, sono una quindicina di corridori, tutti i migliori, ma Boonen non ha compagni di squadra. Cancellara pedala molto facile".
Come al solito mia moglie ha fotografato l' evento chiave della corsa e azzeccato il vincitore: Tom ha
divorato a velocità supersonica la foresta di Arenberg, col risultato di eliminare i compagni di squadra, e Fabian ha vinto con merito la sua prima Roubaix.
Una Parigi-Roubaix condizionata (per i piazzamenti) dal passaggio di un treno merci con 7 vagoni (!) a meno di 10 km dall' arrivo, e turbata dal brutto incidente meccanico di Hincapie, che poteva avere conseguenze assai più gravi.
Alejandro Valverde, in crisi di fame nel finale dell' Amstel, aggiusta la sua alimentazione dentro e fuori la corsa (importanza dei CHO! vedi articolo) e conquista con facilità la Freccia Vallona : 2'50" il suo tempo nell' ultimo km sul Muro di Huy, VAM=2371 m/h, 490 watt medi (assumendo un peso di 62kg).
Quattro giorni dopo si ripete alla Liegi: con freddezza e acume tattico degna del miglior Argentin, ha la meglio su un Paolo Bettini appariscente ma poco incisivo.
La doppietta di Valverde suggella una primavera caratterizzata da un evidente ricambio generazionale; con Pozzato, Boonen, Schleck l' età media di questo poker di talenti è di soli 25 anni e mezzo...
Sarà così anche per le grandi corse a tappe?