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Giro 2005 - Epilogo

30 Mag 2005

Dopo un' ottima prestazione nella cronometro di Torino, per Paolo Savoldelli arriva il giorno più lungo, quello che decide l' 88° Giro d' Italia.

190 km di tappa, 4200m di dislivello complessivo, con il terribile Colle delle Finestre: 1700m da scalare in 18.5 km di salita, gli ultimi 8 dei quali non asfaltati.

Paolo non è in grande giornata: già nella prima ascesa verso Sestriere le sensazioni non sono buone.
La fatica accumulata in 19 tappe e il gran caldo (32°C) si fanno sentire.

"Il falco" decide così di affrontare la salita delle Finestre al proprio passo, senza rispondere alle accelerazioni degli altri corridori.
Perde subito terreno : 15" dopo 3 km di salita, 36" al 5° km, ma poi contiene il distacco, 49" all' 8° km, 41" al 10° km.

Al termine del tratto in asfalto (10.6 km di salita con 975m di dislivello) il gruppetto dei migliori, con Simoni, Di Luca e Rujano,transita in 34'00" (VAM=1720 m/h).
Paolo è poco lontano : 34'42" (VAM=1685 m/h).

Il drappello di testa ha espresso una potenza media di circa 5.93 w/kg. Con i loro 60 kg di peso Simoni e Di Luca hanno pedalato a 355 watt; Rujano (50kg) a 296 watt.
Paolo ha sviluppato una potenza di circa il 2% inferiore, pari a 5.81 w/kg: con i suoi 68 kg di peso, ha pedalato ad una media di 395 watt.

Nel successivo tratto sterrato, Di Luca, Simoni e Rujano hanno espresso una VAM inferiore (1555 m/h), a causa del maggiore attrito del terreno e dell' altitudine.
Savoldelli ha ceduto 1'40" sugli 8 km non asfaltati, con una VAM=1466 m/h.

Le ultime due ore di gara di questa tappa sono state percorse ad elevata intensità, praticamente senza pause di recupero per i corridori impegnati allo spasimo in una lotta sul filo dei secondi: anche la breve discesa, percorsa in meno di 10', è stata pedalata "a tutta" dai protagonisti.

Il costo energetico delle ultime due ore di corsa è stato di 2200-3000 Kcal, a seconda del peso dell' atleta.
Cruciale in questa circostanza è stato rifornire il motore di carboidrati e liquidi in misura adeguata.
Cosi ha fatto Savoldelli, che ogni 15' di salita ha assunto 30g di maltodestrine e 1/2 l di acqua: questo, assieme ad una saggia distribuzione dello sforzo ed ottima visione tattica, gli ha consentito di vincere il suo secondo Giro d' Italia. 

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