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Scegliere le Pedivelle

05 Ott 2007

La lunghezza delle pedivelle è uno degli argomenti più controversi tra i tecnici del ciclismo. 
Anche nella letteratura scientifica sull' argomento non c'è unanimità di opinione sul come calcolare la misura ideale per ogni ciclista. 

Quanto è importante la lunghezza delle gambe, la proporzione tra femore e tibia, il tipo di fibre muscolari o lo stile di pedalata? 

- Misura del "cavallo" - 

Va misurata con una squadra da carpentiere, larga circa 2 cm, posizionata in mezzo alle gambe del ciclista che sta in piedi contro un muro, con le gambe leggermente divaricate, senza scarpe. 
Sollevare la squadra il più in alto possibile e marcare l' altezza sul muro. 
Questa misura consente una prima indicazione sulla scelta delle pedivelle: 

- da 75 a 80 cm di "cavallo" = 170mm di pedivelle 
- da 81 a 86 cm = 172.5mm 
- da 87 a 92 cm = 175mm 
- 93 cm e oltre = 177.5mm 

- Rapporto femore/tibia - 

Seduto su uno sgabello, adeguato in altezza in modo che il femore sia parallelo al terreno, la tibia perpendicolare al pavimento, i piedi a terra e il fondo schiena appoggiato ad una parete: misurare la lunghezza "femore" dalla parete alla punta più avanzata della rotula, e la lunghezza "tibia" dalla parte più alta della rotula a terra. 
Se il rapporto femore/tibia è superiore a 1.13 può essere indicata una pedivella più lunga (in genere di 2.5mm) rispetto a quella calcolata dalla misura del cavallo. 

- Tipo di fibre muscolari - 

Una pedivella più lunga può essere adottata da quei corridori che hanno una prevalenza di fibre rosse o di tipo I°, che prediligono alte cadenze di pedalata, mal tollerando alti picchi di forza . 
La pedivella più lunga infatti richiede, a parità di potenza espressa, picchi di forza inferiori ad ogni pedalata, essendo più lungo il braccio di leva. 
Chi invece nei muscoli ha una % più alta di fibre bianche o di tipo II°, più adatte a sopportare tensioni muscolari elevate, sceglierà pedivelle non troppo lunghe , che consentono escursioni articolari inferiori e dunque riducono gli attriti interni. 

- Stile di pedalata - 

Quei ciclisti che in salita pedalano prevalentemente seduti, quali i passisti e i corridori di taglia medio-grande, potranno utilizzare una pedivella più lunga, mentre quei corridori che in salita sono spesso fuori sella, quali gli scalatori leggeri, dovrebbero evitare pedivelle troppo lunghe. 

Se si decide di cambiare la lunghezza delle pedivelle occorre farlo per tempo, per abituare gradatamente muscoli, articolazioni e tendini al cambiamento, anche se la storia del ciclismo è ricca di campioni che allungavano le pedivelle di 2.5 o anche 5mm per una tappa di montagna o una cronometro. 
Anquetil e Merckx erano tra questi, mentre Hinault e Moser preferivano utilizzare sempre le stesse pedivelle (172.5mm) su tutti i percorsi.

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