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Ancora sul Passaporto Biologico

23 Giu 2009

Il passaporto biologico si basa su un calcolo statistico delle oscillazioni individuali di Hb e OFF-score. 

Permette di stabilire se un certo valore è fuori da quelle che vengono definite oscillazioni fisiologiche, cioè normali e prive di significato particolare.
Uscire da questi limiti non significa necessariamente essere dopati, in quanto altre cause possono essere in gioco: patologie, traumi, stress, ipertensione arteriosa, altitudine, affaticamento, alimentazione. 

Gli Autori del passaporto biologico propongono due soglie: 

- una di semplice SOSPETTO (con possibilità che il valore riscontrato sia ancora fisiologico pari a 1/50) 

- una SANZIONABILE (con possibilità che il valore riscontrato sia ancora fisiologico di 1/500 *) 
* N.B.: questo significa che la possibilità di un "falso positivo" è di una su 500, che non è affatto trascurabile. 

Gli atleti che hanno mostrato almeno 1 valore sospetto, vengono semplicemente monitorizzati nel tempo con frequenti controlli a sorpresa, mentre per quelli sanzionabili gli Autori propongono un "NO-START", cioè una sospensione più o meno lunga. 

Il passaporto biologico continua a raccogliere dati nel tempo, e più test vengono fatti, più il profilo del singolo atleta viene definito, di solito (ma non sempre!) riducendo progressivamente il range di possibili oscillazioni fisiologiche. 
In questo modo è possibile sanzionare valori del passato, anche di molti mesi indietro, quando non era ancora possibile definire i limiti (occorrono almeno 6 test per attivare i calcoli) o quando i limiti erano più ampi. 
Il problema è che non sempre l' atleta riesce a ricordare a distanza di tempo se potevano essere intervenuti fattori in grado di influenzare quel test "anomalo". 

Potrebbe anche avvenire che, continuando a raccogliere dati, il range di oscillazioni fisiologiche si riallarghi, facendo rientrare nella norma quel valore sanzionato. 

Ora l' UCI propone di squalificare (per 4 anni!) gli atleti in base ai risultati del passaporto biologico. 
A parte le considerazioni di cui sopra (a mio avviso fondamentali), quali GARANZIE ha il ciclista che i numeri che gli vengono attribuiti siano veritieri?
Errori di laboratorio sono tuttaltro che rari quando sono valutati parametri ematologici, come Hb e reticolociti. 
Spesso i risultati dei test sono comunicati agli atleti con settimane di ritardo, e potrebbero essere oggetto di "aggiustamenti". 

Chi controlla l' operato dell' UCI a tutela degli atleti? 

L' UCI sbandiera 9 esperti "indipendenti"; vuol dire che non sono retribuiti? Se lo sono, definirli indipendenti è azzardato... 

Ogni caso sanzionabile dovrebbe essere valutato anche da esperti nominati dall' associazione corridori, prima di rendere il caso di dominio pubblico o di comminare sospensioni . 

I controlli ANTIDOPING A SORPRESA associati al passaporto, sono un notevole deterrente all' uso di sostanze dopanti e questo è sicuramente un dato molto positivo, ma attenzione ad utilizzare variazioni dei parametri ematici per sanzionare gli atleti.

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